Modifiche contrattuali
Riguardanti l’aumento o la diminuzione del canone, le cessioni del contratto o i rinnovi.

Modifiche contrattuali
Nel corso di un contratto di locazione, possono presentarsi situazioni che rendono necessarie delle modifiche alle condizioni inizialmente pattuite tra locatore e conduttore. Queste modifiche riguardano spesso l’aumento o la diminuzione del canone, le cessioni del contratto o i rinnovi.
L’aumento del canone può essere previsto contrattualmente tramite una clausola di adeguamento ISTAT, che lo incrementa annualmente in base all’indice dei prezzi al consumo. Se non previsto, l’aumento deve essere frutto di un accordo tra le parti, formalizzato per iscritto e registrato. Esistono limitazioni legali agli aumenti, specialmente per le locazioni abitative a canone concordato.
La diminuzione del canone può avvenire per accordo tra le parti, ad esempio in caso di difficoltà economiche del conduttore o per condizioni di mercato. Può essere richiesta anche per vizi dell’immobile che ne limitano l’uso o per sopravvenienze straordinarie.
La cessione del contratto di locazione implica il trasferimento dei diritti e obblighi del conduttore a un terzo. Generalmente richiede il consenso del locatore, salvo diversa previsione contrattuale. Nelle locazioni commerciali è consentita senza consenso se avviene contestualmente alla cessione dell’azienda, ma il locatore deve essere informato. Nelle locazioni abitative, l’accordo del locatore è sempre necessario e va formalizzato e registrato.
Il rinnovo può essere tacito, avvenendo automaticamente se nessuna delle parti comunica la volontà di recedere entro i termini previsti, mantenendo le stesse condizioni. Oppure può essere esplicito, con un nuovo accordo per modificare durata o canone, anch’esso da registrare. Le locazioni abitative hanno una durata minima garantita.
Tutte le modifiche contrattuali devono essere formalizzate per iscritto. Le variazioni che comportano modifiche economiche devono essere registrate presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni. È fondamentale che le parti comprendano i termini delle modifiche per garantire la trasparenza ed evitare future controversie.
Hai bisogno di assistenza legale?
Contattaci ora per una consulenza personalizzata